di Raffaele Usiello
"Ci siamo ragazzi, finalmente il grande giorno è arrivato e come da programma mi sparo i miei 200 grammi di pasta in bianco a mezzogiorno, stanotte ho dormito abbondantemente e sono bello rilassato.........macchè dico, sono agitato abbestia, è tutta la settimana che sono nervoso. ho iniziato a correre 5 anni fa promettendo a me stesso che prima o poi avrei fatto “Il Passatore” e adesso non posso più scappare ed anche se partiamo senza nessuna aspettativa tranne quella di riuscire ad arrivare a Faenza in modo dignitoso in fondo un po di paura di fallire c’è, anche Samuele, il più spavaldo della “coppia” stamani si è tradito scrivendo su facebook che si è alzato con il giramento di coglioni. comunque non è più tempo di ripensamenti, passo a prendere il mio fratello di corsa e via alla tramvia dove ci incontriamo con gli altri compagni di viaggio Caciolli e Parco, e con Pier Paolo che causa infortunio ci accompagnerà in bici. Quando arriviamo in zona partenza c’è già un monte di gente, tutti che si scaldano, chi si concentra da una parte e chi termina i preparativi prima di consegnare le borse ai camion che ce le porteranno all’arrivo, passa un vecchino che avrà avuto 80 anni con una maglietta con su scritto “42° Passatore”, aveva mancato solo il primo, tutti lo affiancano e lo salutano......massimo rispetto!!!!! Qualche attimo prima dello start spunta in mezzo al gruppo Isacco a portarci gli auguri di tutto il Ponte, leggo gli ultimi sms di auguri e via che si va. Attraversiamo il centro dicendo cazzate come al solito in gruppo, la tattica è di camminare tutte le salite per tenerci le gambe e così facciamo, già a Fiesole siamo al passo, perdiamo buona parte del gruppetto e rimango con quelli che saranno i miei compagni per tutto il viaggio, Alberto e Samuele. C’è anche il presidente per strada che ci saluta e ci scatta qualche foto..........lo sa che il nostro unico obiettivo sono le sue 15h30 ma comunque ci fa l’in bocca al lupo, lo salutiamo festanti e continuiamo la salita che ci porta all’Olmo......finalmente qualche faccia conosciuta, sono i primi pontini che troveremo sul percorso, ne raccogliamo l’energia e ci buttiamo nella lunga discesa che ci porta praticamente a Borgo dove li si che c’è tutta la delegazione ad accoglierci, nel frattempo abbiamo superato il grande Stefano ed agganciata la Loredana che continua a dire che si fermerà alla Colla, mentre noi siamo certi di convincerla a continuare.......
attraversando Borgo incontriamo un’altra persona che sarà fondamentale in questa nostra impresa, la Caterina, la signora Papotto che si è fatta carico dei nostri zaini. Il primo cambio di indumenti lo effettuiamo quando comincia la salita per la Colla, via la canottierina e vai di mezze maniche, i 35° del centro oramai ci hanno mollato e comincia a fare freschino, difatti non basta e poco dopo il buon k-way farà già la sua comparsa sulle nostre spallone. Come da programma camminiamo nuovamente fino al passo della Colla in mezzo all’assurda coda di auto che ci accompagnerà fino in cima...........la Lory ci molla, non se la sente di continuare e così ci mettiamo in spalla gli zainetti con ciò che ci servirà per gli ultimi 50 km poichè la Caterina dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, tornarsene a casa. Un buono spuntino, un brodino caldo e si riparte direzione Marradi, la discesa è lunga ma piacevole, le gambe vanno tranquille, siamo stati bravi a non affaticarle e come previsto cominciamo a superare un sacco di atleti, il passo è discreto ed i km continuano a passare inesorabili ed in fondo alla discesa troviamo una sorpresa che ci darà una gran bella mano.......la Caterina, forte dell’appoggio anche della Loredana, decide di rimanere tutta la notte al nostro fianco per quel supporto che in molti dicano non serva ma che invece vi assicuro in alcuni momenti è fondamentale! Adesso sappiamo che abbiamo qualcuno che ogni tanto ci darà una botta di coraggio. Il saliscendi della famosa piana di Marradi è lungo, adesso è veramente buio e la strada è illuminata solo dalle nostre piccole torce frontali, ma quanto basta per stare tranquilli, in fondo a quella velocità che ci può succedere. I km però cominciano ad essere veramente molti, non ne ho mai fatti così tanti in vita mia, passiamo Marradi oltre le 9 ore, e chi c’è mai stato così a lungo sulle gambe, infatti cominciano i primi cedimenti, Albertone, che già partiva con una tendinite all’achilleo, comincia a lamentarsi, io guardo Samuele e, siccome lo conosco, neanche pronuncio la parola crampi per il terrore che sopraggiungano. Le mie gambone invece stanno bene, i miei compagni cominciano a lamentarsi delle vesciche ma io per ora nulla.......per ora.......nulla........sono più di 80 km che corriamo e nelle nostre teste cominciamo a realizzare che forse l’impresa, la nostra impresa è veramente fattibile. PPM ci accompagna e ci rincuora ogni tanto dimostrandoci, lasciando andare la bici da sola, che la strada sia in lieve discesa ma oramai nei nostri occhi è tutto un falsopiano in salita e allora camminiamo un’altro po......

E’ facile ringraziare tutti a caldo ma solo ora che la mente è ben fredda mi rendo conto di quanto alcune persone siano state importanti in questa mia piccola grande impresa........quindi grazie Loredana che ci hai accompagnato e consigliato fino alla Colla, un grazie enorme alla Caterina, ad a suo cugino, che con enorme pazienza ci ha scortato lungo tutta la gelida notte nella piana di Marradi e che, non di poco conto, ci ha riportati a casa evitandoci il ritorno in treno, grazie al mitico PPM che ci ha accompagnato e supportato su due ruote ma soprattutto........lo so che sembra la frase più banale al mondo........grazie e Samuele Papotto ed Alberto Caciolli, avere altre due persone dal primo all’ultimo metro con le quali condividere una simile fatica è stato qualcosa di spettacolare e non ho paura di ammettere che senza di voi due non credo ce l’avrei fatta!
PASSATORE...........FATTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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