Il Ponte Scandicci A.S.D. podistica

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venerdì 16 settembre 2011

11 settembre: David Calzolai nel club dei Supermaratoneti !

Forse non tutti sanno che....
Esiste fin dal 1996 un club dove si annoverano i più grandi ultramaratoneti d'Italia, quei podisti che quando parlano di distanze non parlano di km ma di decine o centinaia di km e quando parlano di tempi di corsa, non sono minuti ma ore o decine di ore...insomma sono dei Supermaratoneti e per l'appunto il club è il "Super marathon Italia".

Ebbene, per accedere al club non è ovviamente sufficiente comprendere nella propria stagione podistica un paio di maratone o il Passatore...serve la voglia, la passione, la costanza di inanellarne un bel pò...diciamo almeno 50...avrete già capite chi è quell'omino dalla costanza di ferro che vi sto per introdurre...

Proprio lui, David Calzolai, stimatissimo veterinario del Vingone, classe 67 che dal Passatore 2009 non ha conosciuto sosta e ha macinato chissà quanti km. Con la fantastica impresa della 100 km di Romagna l'eroe pontino ha superato quota 50 tra maratone e ultra e quindi con pieno merito da qualche settimana è entrato in questo grande Gotha del podismo amatoriale dove staziona in un inconsueto per lui ultimo posto...
Per noi è un "mostro sacro" ma al cospetto di chi ne ha corse più di 500 è proprio un novellino! Guardate la classifica e scorrete fino alla posizione 236. E' quello il punto di partenza del pontino che, ne siamo certi, inizierà la sua scalata proprio quest'autunno per arrivare chissà dove nei prossimi decenni...
Il primo passo lo ha compiuto proprio domenica 11 settembre nella suprema occasione di ritrovo dei membri del club a Forlì per onorare la memoria del presidente fondatore dell'associazione: Sergio Tampieri, grande mente e grande anima da 400 "corsissime" e oltre.  
E' andata infatti in scena la 2^ Maratona del Presidente, con circa 130 lunghisti del club. La voglia di stare insieme a questi superpodisti (c'era anche Beppe Togni, decano della specialità con 761 maratone corse !!??) ha prevalso senz'altro sul risultato agonistico (che non ha mai preminenza tra i membri del club). Sul circuito di circa 3 km da ripetere per 14 volte del parco Buscherini (leggasi "su erba") comunque Calzolai ha tutt'altro che sfigurato chiudendo a cavallo delle 4 ore (4.01.55).


Caro pontino Calzolai a te vanno tutti i complimenti dei tuoi umili compagni di squadra che si allenano per un'oretta alle Cascine e che vedono nei 42km un paio di volte l'anno la loro massima aspirazione e che forse, a tuo dire, stanno un pò troppo dietro al cronometro ma, tant'è...d'altra parte siamo facce diverse della stessa medaglia!
Personalmente, ricordo l'orgoglio con cui mi parlavi di questo club dove sapevi che saresti entrato...era la fine della primavera scorsa e il tuo unico problema sembrava quello di poter continuare ad essere del Ponte pur da Supermaratoneta. Spero che la voglia sia rimasta e che ciò sia possibile. La combinazione del tuo abbigliamento in gara mi sembra testimoniare questa volontà. Seguirti nelle tue imprese sarà per me piacevole allo stesso modo delle volate di Bianchi (2 facce della stessa medaglia, no?) come per altri lo sarà immergersi nella lettura di un buon libro.

Per chiudere riporto alcuni bei passaggi di Michele Rizzitelli, un Ultraman in vista delle 500 over 42km:
"Dopo essersi dispersi, per un intero anno, per le strade delle maratone d’Italia e del mondo, i supermaratoneti sentono il bisogno di tornare a “La Mecca”, per riappropriarsi degli ideali del Club e rafforzarli.
E’ un momento d’incontro, di racconto d’esperienze, di scambio di emozioni, di posa in opera di nuove iniziative. Insomma, questi faticatori della domenica, dopo aver dato lustro e prestigio alle gare degli altri, sentono la necessità di una maratona tutta propria da dedicare a sé stessi. Hanno giurato che quella del Presidente si farà per sempre: finchè morte non ci separi! “Fino a quando ci sarà un solo componente della nostra, grande famiglia, si farà”, ha concluso un emozionato Lorenzo Gemma. Per questa, chiamiamola così, rimpatriata, si sono scelti un percorso per niente facile, e non hanno fatto sconti alle articolazioni, ai muscoli e all’apparato cardiocircolatorio. ....Nei circa 3 km di circuito sterrato da ripetere 14 volte, c’era di tutto: rettilinei, meandri, curve larghe, curve strette, dossi, sassi, erba. Quasi un ibrido di corsa campestre, cross, ecomaratona e trail....... Qualcuno ha corso tutta la maratona, ma non ha tagliato il traguardo; qualche altro ha tagliato il traguardo, ma ha riferito che non se lo conteggerà. Costoro pensano che importante sia correre le gare, mentre conteggiarle sia esibizionismo che potrebbe invogliare ad andare oltre i propri limiti....
Io, invece, ho più fiducia nel buon senso e nell’intelligenza della stragrande maggioranza dei supermaratoneti, che danno il giusto valore ai numeri, in armonia con gli ideali del Presidente. E come la mettiamo con coloro che eccedono? C’è molto poco da fare, e certamente non sarà l’esempio del non conteggio delle maratone a portarli sulla retta via, come insegna la vita di ogni giorno con problematiche più gravi.
Le premiazioni, semplici e spartane, hanno tenuto lontano i racimolatori di ricompense in denaro. Premiati i primi/e tre assoluti e le categorie. A tutti una confezione di sei bottiglie di vino dal nome impegnativo, Rosso Rubicone IGT.
Come tutte le maratone che si rispettino, anche quella del Presidente è sintetizzabile in una morale, insegnamento, obiettivo, chiamatelo come volete: “COME SI STA BENE QUANDO SI CORRE INSIEME”.

L'omino d'acciaio è diventato Ultraman!!! 

1 commento:

  1. chi l'avrebbe detto che diventavi un corridore come il mi babbo complimenti vivissimi...17(claudia) di lucca

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