Il Ponte Scandicci A.S.D. podistica

Il Ponte Scandicci A.S.D. podistica
20 luglio 2014: IL PONTE SCANDICCI SI LAUREA SQUADRA CAMPIONE NAZIONALE UISP DI CORSA IN SALITA

lunedì 19 marzo 2012

Marzio Nucci, l’intramontabile.

Brilla, e non poco la stella di Marzio Nucci, non solo coach e dispensatore di consigli ma atleta attento, minuzioso e capace, nonostante diversi infortuni, di stare sulla breccia da oltre 15 anni. A Roma, in occasione della 18ma edizione della maestosa maratona, Nucci avrebbe dovuto essere l’apripista dell’allievo Canale ma per lui non è ancora giunto il momento di abdicare e così l’estroso runner pontino, con l’usuale e consumata canotta bianco-rossa delle grandi occasioni, ha pennellato i 42 km della corsa capitolina giungendo al traguardo dopo 3h06’03”. Il caldo, il vento, il saliscendi finale hanno messo ko molti top runners ma per lui
solo un lieve calo dopo il 35mo km che non gli ha permesso di avvicinarsi ancor di più alle 3ore. Questo risultato lo ricolloca davanti ai tempi degli scalpitanti Rocchi e Canale che escono con le ossa rotte nel confronto diretto col capitano che, è giusto ricordare, è il detentore del record societario del Ponte sui 42km fin dal lontano 1997 quando chiuse la sua Firenze Marathon in 2h48’42”. 
Terreno tosto quello romano dove l'esperienza gioca un ruolo determinante: un anno fa sui sanpietrini del Colosseo iniziava il connubio tra Marzio Nucci e Andrea Canale ROMA 2011, Dopo un anno, tirando le somme, possiamo davvero constatare che il genio di Nucci e l’entusiastica abnegazione di Canale hanno prodotto ottimi risultati per entrambi. Il caldo romano è stato forte alleato di Nucci ed ha invece “freddato” Canale. Andrea ci ha provato, certo non è uno che molla il Braveheart pontino, ma in questi mesi di risultati eccellenti a raffica ha speso tante energie e il suo propellente si è esaurito poco prima del trentesimo km. Salutati coach e palloncini, con fierezza, si è adagiato su ritmi moderati per chiudere con un tempo che 365 giorni fa lo avrebbe di certo soddisfatto: 3h23’51”. Il medico consiglia: Riposo!
Riccardo Rocchi è un centurione, pratico di lotte con acciacchi e malanni. Non è il Galaxy Express di Firenze o Torre del Lago ma con caparbietà e nonostante il dolore costante alla gamba ha fortemente voluto il traguardo raggiunto in 3h58’43”. Davanti a lui le 2 maratonete pontine che ormai ci hanno abituato ad eccellenti prestazioni nelle grandi manifestazioni. Un anno fa, quando ancora pontina non era, fu Alessandra Marrata a prevalere in 3h48’ con Luisa Ferti ad accontentarsi di 3h56’. Nel 2012, a confermare il ribaltamento già avvenuto a Firenze, è Luisa a stare davanti con 3h54’59” contro i 3h57’19” di Alessandra . Per entrambe circa 3 minuti sopra i rispettivi primati pontini.
Imbucato alla festa in extremis, è stato della partita anche Alessandro Pastacaldi. Il triatleta, ripartito alla grande dopo una fine 2011 dura, con tanta bici e poca corsa, non ha saputo far meglio di un 4h20’02”. Ma senza preparazione specifica è un buon risultato anche questo; sappiamo che il nostro ironman vale molto meno.
Samuele Papotto si conferma uomo da grandi eventi oltre che da grandi tavolate e così, una via l’altra ecco Venezia, Firenze e Roma e per lui, nell’arco di 6 mesi le 3 migliori maratone d’Italia sono portate a termine con il tempo d’esordio a restare il migliore (4h22’). Grande Pap8!
Preoccupata alla vigilia, ha stretto i denti la caparbia Loredana Cesari, terza pontina della spedizione, che ha chiuso l’ennesima maratona con grinta da leonessa in 4h51’15”. Fanalino di coda ma è comunque un piacere riaverlo sui 42km è il grande Mauro Zampoli, campione di simpatia e parole sussurrate. Per lui la fatica dura 5h35’, ma la gioia di tornare a tagliare il traguardo sotto il Colosseo non conosce sofferenza, e pensare che Maurone ha un personale di ben 2 ore inferiore.
Anche stavolta la spedizione pontina seppur senza produrre primati è stata una bellissima esperienza per i partecipanti completata dalla presenza del presidente Francesco Taddei e dell’infortunato Giuseppe Orrù, simpatici commensali e preziosi supporters lungo il tracciato.


ECCO I RISULTATI DEI PONTINI DI ROMA:



 395 



NUCCI MARZIO



 03:06:03 



 1111 



CANALE ANDREA



 03:23:51 



 4469 



FERTI LUISA



 03:54:59 



 4470 



ROCCHI RICCARDO



 03:58:43 



 4793 



MARRATA ALESSANDRA



 03:57:19 



 7116 



PASTACALDI ALESSANDRO



 04:20:02 



9264 



PAPOTTO SAMUELE



 04:36:56 



10295 



CESARI LOREDANA



 04:51:15 



11995 



ZAMPOLI MAURO



 05:35:54 



LE CONSIDERAZIONI DI MARZIO NUCCI:

" La maratona di Roma è dura, affascinante ma dura.
Duri sono i sampietrini, duri i continui saliscendi spaccagambe degli ultimi 8 chilometri, durissima l'ultima salita ad aggirare il Colosseo. Oltre a questo il servizio medico della maratona è intervenuto a soccorrere circa 120 maratoneti colpiti da disidratazione o problemi cardiaci: 3 di loro sono stati ricovera...ti al pronto soccorso con codice rosso, 8 con codice giallo. Ed ancora il vento beffardo se non bastardo che rovina i piani di tanti tantissimi maratoneti. Vox populi racconta di una maratona davvero ostica in questo senso. Il vento in faccia purtroppo non è mai pari al vento a favore…
E quindi a prescindere dal tempo che ognuno di noi ha ottenuto nel suo piccolo ha costruito una piccola impresa e già di questo andare orgogliosi ma, per i motivi sopracitati, non era semplice riuscire a strappare un risultato soddisfacente e pari alle proprie ambizioni.
Mi sono divertito a guardare le prestazioni di molti e devo dire che quasi tutti: top runners, top amatori, amatori e tapascioni hanno peggiorato sensibilmente il loro risultato nella seconda parte di gara. Alcuni si sono difesi ma comunque in sensibile peggioramento anche loro.
La maratona è LA MARATONA, 42 km sono un'enormità a pensare di doverli camminare figuriamoci a correrli a qualsiasi velocità ognuno di noi possa tenere. I chilometri vanno affrontati con umiltà e rispetto mai "di tacco". Entrare in simbiosi con la strada e la fatica, farsi avvolgere quasi coccolare. Saper reagire alle variabili non volute che si possono frapporre con il traguardo. Allenare la mente e FARE ESPERIENZA.
So per certo che per molti il tempo cronometrico di domenica non rende merito a quanto è il reale valore. Le gare, i tempi, le prestazioni, gli allenamenti pre-maratona dicono altro.
Tutti e dico tutti hanno nelle loro gambe ben altri risultati cronometrici e l'esperienza di questa gara serva a migliorare i vostri personali.
La maratona di Roma come punto di partenza!!!!"

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