E allora, nei lunghi sabati e nelle corte pause pranzo, riprendeva forma quel Dr Jekyll e Mr Hyde di un Canale: integerrimo professionista in orario d'ufficio ma anche scanzonato e sudaticcio runner negli orari più improbabili. Con la pazienza di Yoda su Dagobah e a suon di ripetute e salite Nucci avrebbe riportato alla luce il suo allievo.
L'innesto estemporaneo nel gruppo di allenamento di Collini, un podista se possibile, ancor più pittoresco (che vanta il suo essere over 80kg quale pregio) rende ancor più Impossible la Mission di Nucci eppure non prende solo forma ma prende pure quota il Nucci Running Team, fortunato termine coniato da Collini e abbreviato con NRT che genera da subito curiosità e mistero nella famiglia pontina.
Memorabili le serate da Castruccio in cui puntualmente i 3 constatavano che "nessuno di noi ha il fisico da podista" ma poi...si parte!
A marzo la svolta: sul lago Trasimeno Canale rientra alla grande, Collini è in batteria e fa il tempone.
A Tavarnelle anche Nucci brilla insieme agli altri 2. A Pasquetta c'è la Mezza di Prato: bene Nucci, male Collini, mette su chili Canale per i festeggiamenti in famiglia. Tutto finito? Macché....Arriva il giorno della consapevolezza, 7 aprile, mezza di Firenze: Nucci sotto l'ora e 25, Canale 1h26, Collini al personale con 1h30: ottimo al cubo! Il team viaggia che è una meraviglia...."Si fa qualcosa?"..
La prima idea è del coach che propone una maratona a staffetta in Alto Adige ma Collini, evidentemente molto sicuro di sé rincara la dose e replica con la 4x25km trail in Val d'Orcia con partenza è arrivo a Castiglione e mentre snocciola sul web le 4 diverse e tremende frazioni da compiere, in Canale lievita già quella fierezza e goliardica pazzia che in un paio di giorni e praticamente senza interventi altrui aveva già partorito iscrizione e prenotazione alberghiera. Ma il quarto frazionista? Eh già...chi interpellare? Chi, così temerario, volenteroso e comunque di un certo spessore avrebbe potuto accettare? E Canale si sarebbe accontentato di un runner qualunque? No, era chiaro che era necessario il migliore e il migliore del Ponte su campi, strade bianche e lastroni è senz'altro Alessandro Dommi che dopo qualche trepidante ora di attesa non tarda oltre a dare il suo consenso. La staffetta del Ponte Scandicci è fatta! La scelta delle frazioni diviene poi il centro delle conversazioni data anche la partenza della corsa alle 6 di mattina: "la prima la faccio io... no problem... è una pazzia in tutti i sensi... ma la vita piatta non mi piace" è il pensiero di Canale.
Collini col benestare di tutti accomoda il resto: la seconda frazione, durissima, va al fuoriclasse Dommi. Lo stesso Collini si accomoda nella relativamente più tranquilla terza. Nucci controllerà o recupererà nella frazione finale. Gli allenamenti diventano specifici, sterrato e salita, questo li aspetterà in Val d'Orcia. A una settimana dall'evento il trio NRT ben figura alla Sarnico-Lovere, Dommi è ottavo all'ecomezza di Sigerico a Monteriggioni: le basi per l'impresa sono gettate.
Venerdì pomeriggio la partenza, il briefing, la cena, le difficili scelte di Canale, la notte in bianco di Dommi, poi la sveglia, la tensione la partenza...e...niente di meglio del racconto dei protagonisti:
Tutta questa avventura è cominciata per scherzo, ma subito dentro di me è scattata la consapevolezza di poter fare una cosa straordinaria… in pochi minuti ho proceduto all’iscrizione, all’albergo e alla cena, con richiesta alla gentilissima Sig. ra Daniela di tante patate lesse, il Coach alla suddivisione delle frazioni, al materiale obbligatorio ed agli allenamenti mirati, Isy all’organizzazione logistica ed al coordinamento generale, ed il fuoriclasse Alessandro, all’inizio forse incredulo della nostra ferma determinazione, ha dato tutta la sua disponibilità…
Le vittorie, in tutti i campi, non sono casuali… qui la differenza l’ha fatta la nostra amicizia, il nostro legame nato da pochi anni ma forte e vero, la mia estrema convinzione ed ottimismo, l’esperienza del Coach, la classe di Alessandro ed i “cingoli” di Isy…
Eppure stava tutto per saltare, quando venerdì sera appena arrivati a Castiglione vengo a sapere di una nuova ed ennesima ricaduta del “quinto staffettista”… una mazzata allo stomaco, combattuto sul da farsi… dopo un paio d’ore sembra tutto rientrato… sono le 22 decido di correre… la sveglia è alle ore 4… e la partenza della mia prima frazione è alle ore 6.
Il coach prepara l’unico pettorale che fungerà da testimone con un’attenzione maniacale e quella sorta di bavaglio ci farà guadagnare tanti secondi, Ale non dorme tutta la notte, il mio stato d’animo è sotto i tacchi ma sorrido e regalo ottimismo, sempre; alla partenza, in prima fila, mi trovo accanto veri atleti, campioni e campionesse nazionali di trial che percorreranno i 100km in solitario. I miei compagni sono andati alla vecchia porta dell’incantevole borgo di Castiglione d’Orcia, poche centinaia di metri più in alto, so che mi rivedranno dopo due ore e mezzo ma voglio fargli capire che possiamo vincere, che sono sempre lo stesso, che comunque darò tutto quello che ho… e passo da quella porta per primo in testa ad oltre 500 atleti...
I 27 km sono bellissimi ma terrificanti… dopo 5km di discesa esasperata, guado l’Orcia fino a metà polpacci, scarpe pesanti e 2km di salita con 200 metri di aumento quota su pietraia terribile… Al 12km i polpacci sono pesantissimi, riguado letteralmente un torrente senza cercare le pietre, con la speranza che l’acqua fredda allievi lo sforzo muscolare… ora secondo le previsioni avrei dovuto accendere i miei razzi… ma le scarpe pesano quintali, le gambe sono indolenzite e nei 10km successivi di mangia e bevi, salite e discese, non riesco a portare il Garmin sotto 4’20” al km… gli ultimi tre km sono una follia pura: si sale di 350metri con una pendenza di oltre il 20%... cammino, cammino, soffrendo fino a quando non vedo la sagoma di Isy alle porte di Montalcino che mi incita… con tutte quello che ho riesco a riprendere a correre, salgo i gradoni della chiesa, svolto, un ultimo viottolo e vedo finalmente Alessandro… in un attimo gli passo il pettorale preparato dal Coach, sono quinto, il quarto a pochi secondi, il terzo a 40/50 secondi, ma loro tardano nelle consegne del testimone ed il nostro Grillo parte già in terza posizione a 7 minuti dal primo ed a 4 minuti dal secondo…
Il Dommi sbaraglia tutti, a Castiglione d’Orcia schiaffa 15 minuti al terzo e recupera oltre 3 minuti al primo e passa il testimone ad Isy…
Intanto dall’ospedale mi giungono notizie confortanti, mio padre sta bene. Ed allora il mio cuore e la mia testa si dedicano completamente alla gara. Ci trasferiamo a San Quirico d’Orcia dove ci sarà l’ultimo cambio ed intanto mi coccolo il mio Coach… vuole una spugna da portarsi dietro perché è caldo, compriamo la spugna, vuole un budino di riso ed un caffè e lo accompagno a prenderli… lui intanto inizia a trasformarsi… è un animale da gara, si mette quella maschera cattiva e non ce n’è per nessuno, inizia a riscaldarsi ed entra nel suo mondo: non più un sorriso, non più una parola… ora si che sono tranquillo, così vado per un km a ritroso ad aspettare Isy… passa il primo dei 100km insieme al primo della staffetta 50km*2, due campioni, poi dopo neanche 5 minuti in fondo al viottolo vedo barcollare una canotta del Ponte bianco rossa… non ci posso credere, chiudo gli occhi e li riapro, è Ullrich-Collini che caracollando mi viene incontro… è il primo staffettista… inizio ad urlare come un pazzo, la mia rabbia, il mio dolore, la mia gioia, la mia incredulità, il mio il nostro orgoglio… la gente intorno mi guarda sbalordita ma i miei freni inibitori sono ormai andati e continuo a gridare, anche perché vedo il mio compagno avere un impeto e come un figlio mi segue con tutte le sue forze nell’ultimo tratto… intanto il Coach sembra un pugile su un ring, si toglie con rabbia la maglietta, mostrando la vecchia canotta del Ponte, prende il testimone e con la sua maschera d’acciaio scappa via, mentre Isy stramazza a terra riempito dagli abbracci miei e di Alessandro…
Guardo subito il Garmin, passano secondi, poi minuti… la speranza cresce come il distacco: sono 15 minuti dalla ex prima staffetta e d Il Coach non può tradirci!!! Corre un anello di 15km intorno San Quirico d’Orcia e quando arriva è imperturbabile, con il passo fiero e la solita cattiveria agonistica… lo aspettiamo al 20km prima dell’ultima mostruosa salita… gli urliamo di tutto, lo vorrei già abbracciare, ma lui ci guarda in cagnesco e ci manda via… al traguardo l’apoteosi… si scioglie anche lui, ci abbracciamo matidi di sudore, stanchi e stremati… l’impresa è compiuta, ed il messaggio che Isacco mi scrisse il 19/12/2011 dopo la maratona di Pisa: “tanti grandi complimenti a uno che lavora sodo per ottenere grandi risultati ma soprattutto ci crede… ma ci crede così tanto che poi s’avvera tutto… è una bella virtù la volontà”, ha avuto un’ulteriore conferma: si è avverato anche questo nostro sogno."
ISACCO COLLINI : "E' successo....Ho vinto. Abbiamo vinto. Ho diviso la gioia con 3 stupendi compagni di squadra. Primi nella "corsa più bella del mondo" così l'ha definita il nostro mentore Roberto Magazzini. Primi sul traguardo di Castiglione d'Orcia dopo 4 frazioni da 25km circa tra vallate e paesi che, pur pensando alla gara, non potevi ignorare tanto erano stupefacenti. Primi dopo 9 ore di sudore, di emozioni, di incitamenti, di sogno che si tramutava pian pian piano in realtà. Primi, tutti e 4 per la prima volta. E questa era gara vera. Ognuno ha fatto la sua parte. Io sportivamente parlando ero il più piccolo dei 4; Alessandro mi ha dato un cambio pesante quando al 50mo km con una frazione incredibile è risalito in seconda posizione a soli 3 minuti dalla testa di gara e con ben 15 minuti sul terzo. E ho lottato con tutte quello che avevo a disposizione: i "cingoli" (come chiamano affettuosamente i miei compagni" le mie gambe), la testa e il cuore. Le gambe sono servite nel guadare l'Orcia, nel correre i km successivi con le scarpe mezze, nella scalata di Pienza e ancor di più, dopo 22km in quella verso San Quirico. La testa ha gestito bene la pressione di ritrovarmi a lottare per il comando dopo 9km quando ne mancavano ancora 16km e mi ha supportato quando, da solo e per la prima volta nella vita in testa a una corsa ho affrontato gli ultimi 10 km senza panico e imboccando sempre le strade giuste (che in una gara Trail conta non poco) con il pensiero rivolto spesso ai miei compagni e alla fiducia da loro riposta in questo atleta scarsino al loro cospetto. Fiducia che mi ha fatto sentire per 25 km più leggero dei miei 82 kg. Il cuore era sempre pronto come unità di pronto soccorso a tamponare le perdite muscolari e di lucidità. E il cuore ha pompato tanto e forte per 2 ore e più; ce la stavo facendo; e anche dinanzi all'ultima salita con le gambe spappolate mi ha permesso di non mollare e di ripartire, ogni volta, anche senz'acqua anche senza riferimenti sul vantaggio che invece nell'ultima parte stavo miracolosamente accumulando. E la gioia incredibile di intravedere Andrea e soprattutto di sentire le sue grida di incitamento in fondo a una stradina a segnalarmi l'imminente arrivo di tappa.
Gli vado dietro. Ora, avrei voluto accelerare ma sentivo i crampi che mi accerchiavano i polpacci e non ho potuto e rimanendo su un passo dignitosissimo ho dato il cambio a Marzio, il coach che certamente avrebbe messo in cascina quel primato che neanche nei sogni avevo mai immaginato di poter conquistare. Crollo a terra e ora sono lì, esausto, sdraiato sull'erba, ricevo foto e complimenti, le "coccole" di Ale e Andrea, il cuore riprende un battito normale e la testa elabora, rimanendo sulla corsa e cercando di acchiappare nella memoria quanto più possibile di quei momenti, un pò come quando ci stiamo per svegliare ma vorremmo rimanere in un bellissimo sogno....Ma cazzo, questo sogno è davvero realtà! Almeno per una volta! Il finale è da apoteosi.Marzio riparte ancora con quel vantaggio di 15 minuti che con lui è di sicurezza. Lo incitiamo sul percorso a meno 10 e poi a meno 5km dal traguardo, è concentrato, stanco, ma tonico. Ora siamo certi, ce la faremo! Ci trasferiamo al traguardo a "caricare la folla" dall'amico speaker Fabio Fiaschi, cronista di tante vittorie altrui che stavolta "canterà" la nostra. Marzio arriva, lo intravediamo a 200m con il braccio alzato e proprio allora ecco la telefonata del nostro presidente che così vivrà in diretta via cellulare l'arrivo trionfale del suo quartetto. L'impresa è compiuta: i 4 ragazzotti fiorentini hanno battuto la concorrenza e salgono sul gradino più alto del podio emozionati come bimbi al primo goal. La corsa più bella del mondo è conquistata e, lasciatemi sognare ancora un pò, chissà se "il Gladiatore" ha fatto un sorrisetto compiaciuto quando sono passato per le strade di casa sua...."
"Voglio il DOMMI, si va per vincere" a poco a poco la determinazione di Canale ha invaso testa e gambe dei compagni e lo scetticismo era rimasto solo e soltanto a Scandicci. Il trionfo dei pontini su forti atleti locali e squadre militari è momento storico non solo per i 4 protagonisti, che tante soddisfazioni avevano fin qui avuto dal running ma vittorie mai (Dommi ne ha sfiorate diverse), ma anche per la società che può adesso affiancare a Bianchi e Boschi anche questi 4 nomi di atleti che hanno avuto la fortuna di viviere e condividere un momento magico in un ambiente da favola ma nessuna sveglia ha stavolta suonato....
CASTIGLIONE D'ORCIA, 27 APRILE 2013
CLASSIFICA FINALE STAFFETTA 4X25KM
1° NRT - IL PONTE SCANDICCI 9h01'04" 5'24"m/km 11.089 km/h
2° CALZA FINA - GROSSETO 9h11'23" 5'30"m/km 10.882 km/h
3° FARABUTTI TEAM - LUCCA 9h12'28" 5'31"m/km 10.860 km/h
4° STEAM TRAINS - ROMA 9h47'25"
5° PANTERE - SIENA 9h50'23"
6° ...OSEI - VERONA 9h51'26"
7° I DISCEPOLI DEL BIANCHI 9h52'08"
8° GAZZELLE - SIENA 9h57'46"
9° ATLETICA VINCI - FIRENZE 10h16'49"
10° PIENZA TEAM - SIENA 10h19'32"
ISACCO COLLINI : "E' successo....Ho vinto. Abbiamo vinto. Ho diviso la gioia con 3 stupendi compagni di squadra. Primi nella "corsa più bella del mondo" così l'ha definita il nostro mentore Roberto Magazzini. Primi sul traguardo di Castiglione d'Orcia dopo 4 frazioni da 25km circa tra vallate e paesi che, pur pensando alla gara, non potevi ignorare tanto erano stupefacenti. Primi dopo 9 ore di sudore, di emozioni, di incitamenti, di sogno che si tramutava pian pian piano in realtà. Primi, tutti e 4 per la prima volta. E questa era gara vera. Ognuno ha fatto la sua parte. Io sportivamente parlando ero il più piccolo dei 4; Alessandro mi ha dato un cambio pesante quando al 50mo km con una frazione incredibile è risalito in seconda posizione a soli 3 minuti dalla testa di gara e con ben 15 minuti sul terzo. E ho lottato con tutte quello che avevo a disposizione: i "cingoli" (come chiamano affettuosamente i miei compagni" le mie gambe), la testa e il cuore. Le gambe sono servite nel guadare l'Orcia, nel correre i km successivi con le scarpe mezze, nella scalata di Pienza e ancor di più, dopo 22km in quella verso San Quirico. La testa ha gestito bene la pressione di ritrovarmi a lottare per il comando dopo 9km quando ne mancavano ancora 16km e mi ha supportato quando, da solo e per la prima volta nella vita in testa a una corsa ho affrontato gli ultimi 10 km senza panico e imboccando sempre le strade giuste (che in una gara Trail conta non poco) con il pensiero rivolto spesso ai miei compagni e alla fiducia da loro riposta in questo atleta scarsino al loro cospetto. Fiducia che mi ha fatto sentire per 25 km più leggero dei miei 82 kg. Il cuore era sempre pronto come unità di pronto soccorso a tamponare le perdite muscolari e di lucidità. E il cuore ha pompato tanto e forte per 2 ore e più; ce la stavo facendo; e anche dinanzi all'ultima salita con le gambe spappolate mi ha permesso di non mollare e di ripartire, ogni volta, anche senz'acqua anche senza riferimenti sul vantaggio che invece nell'ultima parte stavo miracolosamente accumulando. E la gioia incredibile di intravedere Andrea e soprattutto di sentire le sue grida di incitamento in fondo a una stradina a segnalarmi l'imminente arrivo di tappa.
Gli vado dietro. Ora, avrei voluto accelerare ma sentivo i crampi che mi accerchiavano i polpacci e non ho potuto e rimanendo su un passo dignitosissimo ho dato il cambio a Marzio, il coach che certamente avrebbe messo in cascina quel primato che neanche nei sogni avevo mai immaginato di poter conquistare. Crollo a terra e ora sono lì, esausto, sdraiato sull'erba, ricevo foto e complimenti, le "coccole" di Ale e Andrea, il cuore riprende un battito normale e la testa elabora, rimanendo sulla corsa e cercando di acchiappare nella memoria quanto più possibile di quei momenti, un pò come quando ci stiamo per svegliare ma vorremmo rimanere in un bellissimo sogno....Ma cazzo, questo sogno è davvero realtà! Almeno per una volta! Il finale è da apoteosi.Marzio riparte ancora con quel vantaggio di 15 minuti che con lui è di sicurezza. Lo incitiamo sul percorso a meno 10 e poi a meno 5km dal traguardo, è concentrato, stanco, ma tonico. Ora siamo certi, ce la faremo! Ci trasferiamo al traguardo a "caricare la folla" dall'amico speaker Fabio Fiaschi, cronista di tante vittorie altrui che stavolta "canterà" la nostra. Marzio arriva, lo intravediamo a 200m con il braccio alzato e proprio allora ecco la telefonata del nostro presidente che così vivrà in diretta via cellulare l'arrivo trionfale del suo quartetto. L'impresa è compiuta: i 4 ragazzotti fiorentini hanno battuto la concorrenza e salgono sul gradino più alto del podio emozionati come bimbi al primo goal. La corsa più bella del mondo è conquistata e, lasciatemi sognare ancora un pò, chissà se "il Gladiatore" ha fatto un sorrisetto compiaciuto quando sono passato per le strade di casa sua...."
"Voglio il DOMMI, si va per vincere" a poco a poco la determinazione di Canale ha invaso testa e gambe dei compagni e lo scetticismo era rimasto solo e soltanto a Scandicci. Il trionfo dei pontini su forti atleti locali e squadre militari è momento storico non solo per i 4 protagonisti, che tante soddisfazioni avevano fin qui avuto dal running ma vittorie mai (Dommi ne ha sfiorate diverse), ma anche per la società che può adesso affiancare a Bianchi e Boschi anche questi 4 nomi di atleti che hanno avuto la fortuna di viviere e condividere un momento magico in un ambiente da favola ma nessuna sveglia ha stavolta suonato....
CASTIGLIONE D'ORCIA, 27 APRILE 2013
CLASSIFICA FINALE STAFFETTA 4X25KM
1° NRT - IL PONTE SCANDICCI 9h01'04" 5'24"m/km 11.089 km/h
2° CALZA FINA - GROSSETO 9h11'23" 5'30"m/km 10.882 km/h
3° FARABUTTI TEAM - LUCCA 9h12'28" 5'31"m/km 10.860 km/h
4° STEAM TRAINS - ROMA 9h47'25"
5° PANTERE - SIENA 9h50'23"
6° ...OSEI - VERONA 9h51'26"
7° I DISCEPOLI DEL BIANCHI 9h52'08"
8° GAZZELLE - SIENA 9h57'46"
9° ATLETICA VINCI - FIRENZE 10h16'49"
10° PIENZA TEAM - SIENA 10h19'32"
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