Anche il capofila pontino Marzio Nucci fa questa scelta; non
l’ultimo completo magari, e neanche il penultimo ma insomma pur con canotta
d’epoca il capitano è pronto a cancellare l’amarezza per la rinuncia all’ultimo
minuto dello scorso anno quando si dovette accontentare di vedere gli
scalpitanti allievi Canale e Rocchi fare a sportellate a più riprese. Roma
l’aveva già mostrato pimpante in Marzo ma la battuta d’arresto di Barchi e la
consueta eclissi di apparizioni in autunno avevano avvolto nel mistero le sue
condizioni di forma. Ma alla vigilia pochi bianco-rossi dubitavano e non
credevano al suo podisticamente bugiardo auto-pronostico: “farò 3 ore e un
quarto”.
E così ecco finalmente un’altra Maratona “alla Nucci”: perfetta!
Nucci incontra sulla strada quasi subito il compagno Andrea
Barbani, un altro su cui puntare, e con lui viaggia in parallelo per
30km alla media di 4’16” al km, media che il bravo Barbani porterà fino al
traguardo; ma Nucci invece sa che è il momento di mettere ko centinaia di
podisti che là davanti iniziano a soffrire; parte l’affondo: 4’10” dal 30° al
35°, addirittura 4’08” dal 35° al 40°; un po’ di calo nel finale ma con una
seconda metà più veloce della prima (1h28’ contro 1h30’) risale dalla posizione
490 alla 277 chiudendo in 2h58’25”.
A distanza di 3 anni il primatista pontino con 2h48’42” torna sotto le 3 ore e taglia per la trentesima volta il traguardo
sui 42km (per la nona volta sotto le 3 ore). Immenso!
Andrea Barbani torna nella mischia alla grande e come detto
chiude con regolarità svizzera la maratona del rientro e 4 anni dopo si
migliora di 14 minuti sfiorando quel muro che gli resta da infrangere per soli
19 secondi. Il suo parziale al km 40 è 2h50’29”, ha appena fatto gli ultimi 5km
a 4’15”: pare fatta….ma anche per lui come per molti maratoneti, il momento di
pagare il conto può arrivare quando non te l’aspetti…il ritmo sale di pochi
secondi e l’obiettivo salta. Ma non è il caso di lamentarsi: con 3h00’19” è il
terzo pontino dell’anno e l’ottavo di sempre.
Se Nucci-Barbani sono stati coppia per caso, la premiata
ditta Boschi-Rocchi è invece coppia di fatto. I due, compagni d’allenamento
instancabili hanno preparato bene quest’evento ma per il duo di coach Algerini
la maratona a un certo punto s’impenna e diventa “in salita”. E se nelle
settimane prima era stato Riccardo ad accennare i primi segni di stanchezza,
stavolta è Manuela a soffrire e a pensare di mollare. In linea fino alla mezza
per una gara sulle 3h, Manuela soffre la seconda parte e più volte pesanti
dolori la indurrebbero a mollare ma spronata anche dal “fido scudiero” porta in
fondo la fatica con un tempo tutt’altro che da disprezzare: 3h10’41. Il Ponte
festeggia il nuovo limite societario femminile che ritocca il recente tempo di
SuperManu alla Maratona del Mugello (3h12’56”).
Riccardo Rocchi arriva con lei onorando il forte patto
d’amicizia tra i due: stesso tempo e ciclo incredibile di maratone negli ultimi
365 giorni, da Firenze a Firenze passando per Pisa, Padova e Borgo, sempre ad
altissimo livello.
Con loro c’era anche, fino ai 21km, Massimo Spina a cui,
ancora una volta, la gara regina ha fatto sgambetto rallentando pesantemente la
sua corsa negli ultimi faticosissimi 10/12km. Il suo 3h13’21” è comunque la sua
seconda prestazione di sempre ma la consapevolezza di valere di più e di essere
incappato in una giornata storta è dimostrata dal fatto che il caparbio Massimo
è già in cerca di un pettorale per Pisa….
Ci ha abituato alle sorprese e ai capovolgimenti di fronte
il poliedrico Isacco Collini, che è di quelli mai troppo forti ma capace di ben
figurare in una gran varietà di gare. Arrivato alla maratona con una preparazione
breve ma intensa che non ha disdegnato i trails, Collini è tra quelli della
“seconda linea” che ha sofferto meno (ma ha sofferto) la parte finale come
perspicacemente captato dal “cronista” Leo Magazzini (che, in attesa di
rientrare nel grande giro, ha allietato gli internauti con la cronaca in
diretta su facebook degli eroi pontini). Con un passaggio alla mezza di 1h37’
era infatti in ritardo di 3 minuti da
Indiati e La Mura e 2’ da Perna. Al 30° km Ivano La Mura è il primo a cedere e pesantemente
(causa vesciche), al 35° e 36° anche Indiati e Perna, in difficoltà sono
infilati da Collini che per 33km insegue con i palloncini il sogno delle 3h15’.
Poi anche per lui il ritmo rallenta fino all’arrivo dei crampi che lo accolgono
poco dopo il 40°: 3 soste per stirare i polpacci (splendido il fair play di un
runner francese che a 500 metri dal traguardo si china per aiutarlo!!!!) e
denti stretti fino al nuovo personale di 3h20’43” che migliora di 6 minuti il
suo crono sotto il diluvio 2010 e gli assegna il quinto posto tra gli assoluti
pontini.
Gara parallela per Giacomo Perna e Giovanni Indiati,
compagni di sofferenze nel finale: Perna sesto pontino con 3h22’44”, Indiati
settimo con il nuovo personale di 3h23’49” e la consapevolezza anche per lui di
poter fare, con la giornata giusta, molto meglio.
Ottima la corsa dell’esordiente Alberto Barbani: dopo aver
raccolto dagli “esperti” pontini una moltitudine di informazioni e consigli, fa
la sua “porca” figura al primo approccio con la gara regina e con 3h27’11” di
real time può davvero ritenersi soddisfatto e iniziare da qui un'ottima
progressione.
Della serie “vicini-vicini”, dopo la mezza in tandem a
Livorno anche a Firenze, poco dietro Barbani ecco che si presenta sulla
finish-line Roberto Cioria che paga dazio per pochi secondi ma con 3h27’46” è,
tra i pontini, quello che ottiene il miglioramento più netto: 16 minuti
rispetto a Firenze 2011. Era nell’aria un progresso importante per il
talentuoso vigile scandiccese.
Chiude la top ten pontina Ivano La Mura cui le vesciche
minano una prestazione che sarebbe stata ottima e che nonostante tutto
rappresenta il suo PB: 3h30’17” (con gli ultimi 12km corsi alla media di
6’/km!!). Tra gli altri assoluti onesta prova per Leonardo Sequi (3h35’42”) e si
segnala il miglioramento di Samuele Papotto che nonostante l’interruzione della
preparazione per l’arrivo di Giulia e l’attacco di crampi si migliora
nettamente con il suo nuovo limite di 4h10’01”. Non brilla la prova di
Massimiliano Malavolta, per questa volta il tempo non conta ma è di nuovo
“finisher” e con tanta voglia di riprovarci.
Pochi ma boni i veterani: Antonio D’Ambrosi vince la sua
prima gara pontina e con 3h37’21” lima ancora di un minuto il suo recente
primato di Berlino. Lo segue Remo Vannucci, emozionatissimo, alla sua prima
Firenze Marathon. Iscrittosi 7 giorni prima del via si mette al servizio di
Luisa Ferti apparendo al traguardo oltremodo fresco e dunque capace di far
molto meglio di quel 3h43’39” di questa sua seconda avventura sui 42km. L’altro
eroe di Berlino, Alberto Caciolli chiude in 3h50’ non riuscendo a fare sui
lungarni quanto fatto sotto la porta di Brandeburgo. Marca il primo tempo
pontino Pietro Valente con una gara regolare chiusa in 4h23’.
Ottimo esordio per la sorridente Giulia Petreni entusiasta
per la sua prima maratona. Giulia difende con i denti la piazza d’onore pontina
contesale da Luisa Ferti: partita forse un pizzico troppo forte, l’unica tra le
prime 4 pontine senza un “consorte”, patisce un calo ma non un crollo. Il suo
vantaggio su Miss Ponte, autrice invece di una gara regolarissima, arriva fino
a 4 minuti ma poi svanisce negli ultimi 10km fino al sorpasso in prossimità del
traguardo ma il real time premia l’audacia di Giulia che, partita più indietro,
ferma il cronometro con un vantaggio di 21 secondi sull’esperta amica che pure
migliora sensibilmente quel che era, prima dell’avvento dell’era Boschi, il
record pontino. Giulia (3h43’13”) e Luisa (3h43’34”) entrano nella All-time TOP
50 in un 2012 che ha visto un salto di qualità decisivo nel settore femminile
(dopo il salto di quantità dello scorso anno). Quarta di giornata e sesta
pontina di sempre un’altra esordiente: Luisa Lanzilao che con il 4h09’26” a
braccetto con Raffaele Usiello, compone anche la terza coppia di giornata. E
qualcuno la chiama già “keniana”, ma sarà per l’abbronzatura?
Lo squadrone del Ponte Rosa (al record di partecipazione con
6 maratonete) si chiude con l’inossidabile Loredana Cesari che arriva in scia
alla suddetta accoppiata e con l’immancabile Marlene Rodriguez, davvero
instancabile in questo 2012. Per lei progresso di 9 minuti e nuovo personale
con 4h46’22”. Come ogni anno la Maratona di Firenze riscrive la storia del Ponte dal punto di vista cronometrico. QUI potete trovare la nuova classifica all-time dei migliori 50 maratoneti con il grande Marzio Nucci a svettare su tutti! Ma il tempo degli elogi è già passato, sarà presto il momento di nuove, emozionanti e divertenti sfide sotto il segno di una famiglia bianco-rossa sempre più solida i cui componenti, anche quando non possono competere, non fanno mancare il loro apporto mettendosi , come in questo caso, al servizio dei maratoneti. I pontini in corsa lo sanno e sanno che al 28°/29° km incontreranno il tifo più caldo, quello che non solo applaude o incita genericamente ma che grida il tuo nome fornendoti un integratore naturale ineguagliabile che aiuterà le tue gambe stanche a oltrepassare la linea del traguardo per un altro, liberatorio “ce l’ho fatta!
ORDINE D'ARRIVO DEL PONTE:
277
|
NUCCI
MARZIO
|
02:58:25
|
355
|
BARBANI
ANDREA
|
03:00:19
|
700
|
BOSCHI
MANUELA (26ma donna)
|
03:10:41
|
670
|
ROCCHI
RICCARDO
|
03:10:41
|
766
|
SPINA
MASSIMO
|
03:13:21
|
1184
|
COLLINI
ISACCO
|
03:20:43
|
1305
|
PERNA
GIACOMO
|
03:22:44
|
1393
|
INDIATI
GIOVANNI
|
03:23:49
|
1883
|
BARBANI
ALBERTO
|
03:27:11
|
1902
|
CIORIA
ROBERTO
|
03:27:46
|
1976
|
LA MURA
IVANO
|
03:30:17
|
2271
|
SEQUI
LEONARDO
|
03:35:42
|
2587
|
D'AMBROSI
ANTONIO
|
03:37:21
|
3086
|
FERTI LUISA
|
03:43:34
|
3098
|
VANNUCCI
REMO
|
03:43:39
|
3124
|
PETRENI
GIULIA
|
03:43:13
|
5743
|
CACIOLLI
ALBERTO
|
03:50:46
|
4677
|
LOMBARDINI
PAOLO
|
04:00:18
|
5296
|
PAPOTTO
SAMUELE
|
04:10:01
|
5439
|
LANZILAO
LUISA
|
04:09:26
|
5442
|
USIELLO
RAFFAELE
|
04:09:29
|
5451
|
CESARI
LOREDANA
|
04:12:07
|
6188
|
VALENTE
PIETRO
|
04:23:36
|
6308
|
MALAVOLTA
MASSIMILIANO
|
04:25:22
|
7022
|
RODRIGUEZ
MARIA MARLENE
|
04:46:22
|
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