Il Ponte Scandicci A.S.D. podistica

Il Ponte Scandicci A.S.D. podistica
20 luglio 2014: IL PONTE SCANDICCI SI LAUREA SQUADRA CAMPIONE NAZIONALE UISP DI CORSA IN SALITA

mercoledì 19 dicembre 2012

Alessandro Perri, LI-PI-FI (uscita Scandicci)


Dopo gli ottimi segnali di Livorno, obiettivo centrato per Alessandro Perri alla mezzamaratona di Pisa, affrontata con forte determinazione all’inseguimento di quel tempo di 1h20’ imposto dal consiglio pontino che gli avrebbe aritmeticamente consentito di ottenere il Pass per la Mezza di Scandicci.
Il Re Leone del Ponte ha in realtà sfiorato quel tempo chiudendo i 21,097 km in 1h20’11” ma già poche ore dopo la conclusione della gara il Consiglio deliberava per l’abbuono di quella manciata di passi e concedergli di iniziare la preparazione per l’evento di febbraio in cui potrà ancora migliorare con l’obiettivo dichiarato non solo del personale (1h19’26”) ma anche del secondo tempo pontino di sempre (Veneziani 1h17’52”). Ambizioso dunque il labronico che sarà un valido scudiero per il team leader Filippo Bianchi. Fallisce la caccia al minimo invece Alessandro Dommi impegnato a Bastia Umbra per l’Invernalissima. Il suo 1h21’48” non gli garantisce per ora di bissare la partecipazione 2012 ma in gennaio, se vorrà, potrà riprovarci.
L’evento pisano che aveva nella maratona il suo evento clou ha avuto altri buoni risultati per i colori bianco-rossi. La coppia Rocchi-Boschi rallenta ma chiude a braccetto un’altra 42km con un eccellente 3h25’15”. Più indietro Alessandro Pastacaldi si migliora fino a 3h50’37”, per lui sono lontani i tempi in cui il muro delle 4ore era invalicabile….
Sui 21km bravi i reduci di Firenze: Alberto Barbani  con 1h30’57” chiude in scia alla brava (e vincente) veterana Antonietta Schettino; Roberto Cioria è stavolta più indietro ma strappa un dignitoso 1h34’20”

mercoledì 12 dicembre 2012

GOD BLESS AMERICA!

by Francesco Loddo

Dopo un'ora di giri e rigiri nel letto, decido di alzarmi e prendere il primo bus messo a disposizione dell'hotel per raggiungere il centro di cocoa Beach, mi alzo in contemporanea con il via della maratona di Firenze e il pensiero và ai pontini e pontine al nastro di partenza e ai volontari impegnati al 30° km, a tutti un GOOD LUCK che possiate rincorrere e superare i vostri obiettivi. io dopo 2 mesi tribolati con momenti di scoraggiamento alternati ad altri di ottimismo non so cosa riuscirò a combinare, in ogni caso la medaglia la voglio portare a casa. E' ancora notte fonda quando arrivo al centro di cocoa (la partenza è alle 6,15) cielo stellato e temperatura un po freddina, una felpa non ci sarebbe stata male. l'atmosfera è tranquilla e rilassata sembra una nostra gara domenicale. dopo aver sbrigato le solite formalità ci dirigiamo in zona partenza, unica raccomandazione dell'organizzazione, maratoneti a destra e quelli della mezza a sinistra. io mi ritrovo in prima fila (non ci sono gabbie), per la prima volta mi rtrovo con i "" top runners "", un'occasione che non mi era mai capitata neanche alla ""sudatina di maggio"", cosa vorrà dire? con lo sguardo cerco Piero (Giacomelli) per immortalare il momento, forse l'unico che avrò, peccato, queste fortune capitano solo al Rocchi. l'inno americano (live) mi riporta alla realtà mentre sullo schermo gigante, lo space shuttle discovery accende i motori e inizia il countdown.......-3 -2 -1 GOOO. Dopo una partenza a....razzo (sono o non sono tra i top?), cerco di prendere il mio passo, si corre alla luce dei lampioni e dopo qualche centinaio di metri,  imbocchiamo una strada alberata in direzione nord con l'Indian river sulla destra e a sinistra case stile "viareggine" con prato verde sul davanti (in alcuni casi si potrebbe giocare a golf). intanto a Firenze?  i top pontini avranno già la loro medaglia e gli altri saranno in prossimità del traguardo, avranno raggiunto i loro obiettivi? e quel matto di Samuele avrà tagliato il traguardo con la piccola Giulia in braccio? intanto io sono solo all'inizio sigh. unici spettatori un po assonnati sono i pellicani e i cormorani. verso le 7 corro con la testa rivolta verso est per ammirare il sorgere del sole, spettacolo stupendo. la temperatura adesso è ideale per correre. mi unisco al gruppo guidato da Goerge B. pacers delle 3,25 con passo di 7,49 a miglio, un sogno per me, il percorso è ondulato e piacevole. giro di boa dopo poco il 10° km, adesso il fiume sulla sinistra e le viareggine sulla destra il sole di fronte ad abbagliarci e George dietro di qualche metro, stò andando troppo forte per le mie possibilità, quanto potrò reggere a questo ritmo?. i ristori si susseguono ad ogni miglio, meno male, perchè ho deciso di non portare in mano la mia bottiglieta personale. al traguardo della mezza, situato nel centro di Cocoa transito sotto 1,42 decido di proseguire con questo ritmo poi si vedrà. adesso direzione sud, noi sempre sulla destra mentre a sinistra incrociamo quelli della mezza che si dirigono vero il traguardo. Intanto George e il suo gruppo si avvicina e al 28° km mi superano, segno che comincio a perdere colpi. al 30° km ultimo giro di boa, si torna verso Cocoa, accetto volentieri una banana e un "" good job """ da uno spettatore, i cormorani e i pellicani ora sono occupati alla ricerca del loro pasto, come vorrei anche io un paio di ali........, comincio a superare delle signore over mooolto over size della mezza, che con passo da "" mercato delle cascine"" si avviano tranquillamente al traguardo. il ponte di cocoa si avvicina mentre le forze si allontanano, penso alle pontine ormai pronte per lo shopping e i pontini a fremere per la viola, cerco appigli a cui aggrapparmi, male che vada non potrò fare peggio di Siviglia (4 ore e 31 minuti). 
Ora la folla comincia ad essere più numerosa, segno che il traguardo non è lontano e comincio ad assaporare un miglioramento del mio personale, ultime energie da raschiare in fondo al barile percorrere il giro della piazza e poi l'arrivo, è proprio adesso che mi sembra di sentire un'odore (era da Venezia 2011), si lo riconosco è  parfum """personal best by Loddò""",  ultime centinaia di metri tra le urla della folla, finale come l'inizio cioè a razzo taglio la Finish Line in 3,40,46. 3 minuti meglio di Venezia 2011. medaglia (e che medaglia!!!!) asciugamano (carino) al posto dell'involucro dell'uovo di pasqua e piacevole sorpresa non si resta imbottigliati per uscire (vedi firenze) e al posto del sacco con la solita bottiglia d'acqua e mela verde (che odio) una fetta di pizza (sarà la stanchezza o la fame, la trovo di un buono, per questa volta non rimpiango quella di Raffaele) e birra a go-go, ora la festa è sul prato della piazza con atleti e familiari a ristorarsi con uova strapazzate, pancakes e frutta, il tutto senza ressa o spintoni. ancora qualche birra e  godermi questa piccola soddisfazione, peccato per gli ultimi 2 mesi, altrimenti ora il ......bicchiere sarebbe stato un pò più colmo. ora un po di riposo sulla spiaggia e magari pensare alla prossima impresa. di sicuro a cena come premio una steak e una birra non me la leva proprio nessuno. a questo punto che dire????  THANKS AMERICA AND THE NEXT TIME..... 
        

lunedì 3 dicembre 2012

Firenze Marathon sotto il segno di Coach Nucci


Narra la nonnina:  << Il gigante arrivò al traguardo quando ormai la terza ora era vicina e, annusando l’aria,  urlò: “Ucci, ucci sento odor…..di Marzio Nucci!" >>

Giornata perfetta per gli oltre 8.000 atleti al via dell’edizione 29 della Firenze Marathon: molti scelgono il completo estivo per affrontare i 42km di una delle corse più belle al mondo che nella sua nuova e collaudata veste (niente Piazzale, Cascine nella prima parte e tutto centro negl ultimi 10km) riscuote anche quest’anno un ottimo ed internazionale successo.
Anche il capofila pontino Marzio Nucci fa questa scelta; non l’ultimo completo magari, e neanche il penultimo ma insomma pur con canotta d’epoca il capitano è pronto a cancellare l’amarezza per la rinuncia all’ultimo minuto dello scorso anno quando si dovette accontentare di vedere gli scalpitanti allievi Canale e Rocchi fare a sportellate a più riprese. Roma l’aveva già mostrato pimpante in Marzo ma la battuta d’arresto di Barchi e la consueta eclissi di apparizioni in autunno avevano avvolto nel mistero le sue condizioni di forma. Ma alla vigilia pochi bianco-rossi dubitavano e non credevano al suo podisticamente bugiardo auto-pronostico: “farò 3 ore e un quarto”. 
E così ecco finalmente un’altra Maratona “alla Nucci”: perfetta!
Nucci incontra sulla strada quasi subito il compagno Andrea Barbani, un altro su cui puntare, e con lui viaggia in parallelo per 30km alla media di 4’16” al km, media che il bravo Barbani porterà fino al traguardo; ma Nucci invece sa che è il momento di mettere ko centinaia di podisti che là davanti iniziano a soffrire; parte l’affondo: 4’10” dal 30° al 35°, addirittura 4’08” dal 35° al 40°; un po’ di calo nel finale ma con una seconda metà più veloce della prima (1h28’ contro 1h30’) risale dalla posizione 490 alla 277 chiudendo in 2h58’25”.
A distanza di 3 anni il primatista pontino con 2h48’42” torna sotto le 3 ore e taglia per la trentesima volta il traguardo sui 42km (per la nona volta sotto le 3 ore). Immenso!
Andrea Barbani torna nella mischia alla grande e come detto chiude con regolarità svizzera la maratona del rientro e 4 anni dopo si migliora di 14 minuti sfiorando quel muro che gli resta da infrangere per soli 19 secondi. Il suo parziale al km 40 è 2h50’29”, ha appena fatto gli ultimi 5km a 4’15”: pare fatta….ma anche per lui come per molti maratoneti, il momento di pagare il conto può arrivare quando non te l’aspetti…il ritmo sale di pochi secondi e l’obiettivo salta. Ma non è il caso di lamentarsi: con 3h00’19” è il terzo pontino dell’anno e l’ottavo di sempre.
Se Nucci-Barbani sono stati coppia per caso, la premiata ditta Boschi-Rocchi è invece coppia di fatto. I due, compagni d’allenamento instancabili hanno preparato bene quest’evento ma per il duo di coach Algerini la maratona a un certo punto s’impenna e diventa “in salita”. E se nelle settimane prima era stato Riccardo ad accennare i primi segni di stanchezza, stavolta è Manuela a soffrire e a pensare di mollare. In linea fino alla mezza per una gara sulle 3h, Manuela soffre la seconda parte e più volte pesanti dolori la indurrebbero a mollare ma spronata anche dal “fido scudiero” porta in fondo la fatica con un tempo tutt’altro che da disprezzare: 3h10’41. Il Ponte festeggia il nuovo limite societario femminile che ritocca il recente tempo di SuperManu alla Maratona del Mugello (3h12’56”).
Riccardo Rocchi arriva con lei onorando il forte patto d’amicizia tra i due: stesso tempo e ciclo incredibile di maratone negli ultimi 365 giorni, da Firenze a Firenze passando per Pisa, Padova e Borgo, sempre ad altissimo livello.
Con loro c’era anche, fino ai 21km, Massimo Spina a cui, ancora una volta, la gara regina ha fatto sgambetto rallentando pesantemente la sua corsa negli ultimi faticosissimi 10/12km. Il suo 3h13’21” è comunque la sua seconda prestazione di sempre ma la consapevolezza di valere di più e di essere incappato in una giornata storta è dimostrata dal fatto che il caparbio Massimo è già in cerca di un pettorale per Pisa….  
Ci ha abituato alle sorprese e ai capovolgimenti di fronte il poliedrico Isacco Collini, che è di quelli mai troppo forti ma capace di ben figurare in una gran varietà di gare. Arrivato alla maratona con una preparazione breve ma intensa che non ha disdegnato i trails, Collini è tra quelli della “seconda linea” che ha sofferto meno (ma ha sofferto) la parte finale come perspicacemente captato dal “cronista” Leo Magazzini (che, in attesa di rientrare nel grande giro, ha allietato gli internauti con la cronaca in diretta su facebook degli eroi pontini). Con un passaggio alla mezza di 1h37’ era infatti  in ritardo di 3 minuti da Indiati e La Mura e 2’ da Perna. Al 30° km Ivano La Mura è il primo a cedere e pesantemente (causa vesciche), al 35° e 36° anche Indiati e Perna, in difficoltà sono infilati da Collini che per 33km insegue con i palloncini il sogno delle 3h15’. Poi anche per lui il ritmo rallenta fino all’arrivo dei crampi che lo accolgono poco dopo il 40°: 3 soste per stirare i polpacci (splendido il fair play di un runner francese che a 500 metri dal traguardo si china per aiutarlo!!!!) e denti stretti fino al nuovo personale di 3h20’43” che migliora di 6 minuti il suo crono sotto il diluvio 2010 e gli assegna il quinto posto tra gli assoluti pontini.
Gara parallela per Giacomo Perna e Giovanni Indiati, compagni di sofferenze nel finale: Perna sesto pontino con 3h22’44”, Indiati settimo con il nuovo personale di 3h23’49” e la consapevolezza anche per lui di poter fare, con la giornata giusta, molto meglio.
Ottima la corsa dell’esordiente Alberto Barbani: dopo aver raccolto dagli “esperti” pontini una moltitudine di informazioni e consigli, fa la sua “porca” figura al primo approccio con la gara regina e con 3h27’11” di real time può davvero ritenersi soddisfatto e iniziare da qui un'ottima progressione.
Della serie “vicini-vicini”, dopo la mezza in tandem a Livorno anche a Firenze, poco dietro Barbani ecco che si presenta sulla finish-line Roberto Cioria che paga dazio per pochi secondi ma con 3h27’46” è, tra i pontini, quello che ottiene il miglioramento più netto: 16 minuti rispetto a Firenze 2011. Era nell’aria un progresso importante per il talentuoso vigile scandiccese.
Chiude la top ten pontina Ivano La Mura cui le vesciche minano una prestazione che sarebbe stata ottima e che nonostante tutto rappresenta il suo PB: 3h30’17” (con gli ultimi 12km corsi alla media di 6’/km!!). Tra gli altri assoluti onesta prova per Leonardo Sequi (3h35’42”) e si segnala il miglioramento di Samuele Papotto che nonostante l’interruzione della preparazione per l’arrivo di Giulia e l’attacco di crampi si migliora nettamente con il suo nuovo limite di 4h10’01”. Non brilla la prova di Massimiliano Malavolta, per questa volta il tempo non conta ma è di nuovo “finisher” e con tanta voglia di riprovarci.
Pochi ma boni i veterani: Antonio D’Ambrosi vince la sua prima gara pontina e con 3h37’21” lima ancora di un minuto il suo recente primato di Berlino. Lo segue Remo Vannucci, emozionatissimo, alla sua prima Firenze Marathon. Iscrittosi 7 giorni prima del via si mette al servizio di Luisa Ferti apparendo al traguardo oltremodo fresco e dunque capace di far molto meglio di quel 3h43’39” di questa sua seconda avventura sui 42km. L’altro eroe di Berlino, Alberto Caciolli chiude in 3h50’ non riuscendo a fare sui lungarni quanto fatto sotto la porta di Brandeburgo. Marca il primo tempo pontino Pietro Valente con una gara regolare chiusa in 4h23’.
Ottimo esordio per la sorridente Giulia Petreni entusiasta per la sua prima maratona. Giulia difende con i denti la piazza d’onore pontina contesale da Luisa Ferti: partita forse un pizzico troppo forte, l’unica tra le prime 4 pontine senza un “consorte”, patisce un calo ma non un crollo. Il suo vantaggio su Miss Ponte, autrice invece di una gara regolarissima, arriva fino a 4 minuti ma poi svanisce negli ultimi 10km fino al sorpasso in prossimità del traguardo ma il real time premia l’audacia di Giulia che, partita più indietro, ferma il cronometro con un vantaggio di 21 secondi sull’esperta amica che pure migliora sensibilmente quel che era, prima dell’avvento dell’era Boschi, il record pontino. Giulia (3h43’13”) e Luisa (3h43’34”) entrano nella All-time TOP 50 in un 2012 che ha visto un salto di qualità decisivo nel settore femminile (dopo il salto di quantità dello scorso anno). Quarta di giornata e sesta pontina di sempre un’altra esordiente: Luisa Lanzilao che con il 4h09’26” a braccetto con Raffaele Usiello, compone anche la terza coppia di giornata. E qualcuno la chiama già “keniana”, ma sarà per l’abbronzatura?
Lo squadrone del Ponte Rosa (al record di partecipazione con 6 maratonete) si chiude con l’inossidabile Loredana Cesari che arriva in scia alla suddetta accoppiata e con l’immancabile Marlene Rodriguez, davvero instancabile in questo 2012. Per lei progresso di 9 minuti e nuovo personale con 4h46’22”. Come ogni anno la Maratona di Firenze riscrive la storia del Ponte dal punto di vista cronometrico. QUI potete trovare la nuova classifica all-time dei migliori 50 maratoneti con il grande Marzio Nucci a svettare su tutti! Ma il tempo degli elogi è già passato, sarà presto il momento di nuove, emozionanti e divertenti sfide sotto il segno di una famiglia bianco-rossa sempre più solida i cui componenti, anche quando non possono competere, non fanno mancare il loro apporto mettendosi , come in questo caso, al servizio dei maratoneti. I pontini in corsa lo sanno e sanno che al 28°/29° km incontreranno il tifo più caldo, quello che non solo applaude o incita genericamente ma che grida il tuo nome fornendoti un integratore naturale ineguagliabile che aiuterà le tue gambe stanche a oltrepassare la linea del traguardo per un altro, liberatorio “ce l’ho fatta!

ORDINE D'ARRIVO DEL PONTE:

277
NUCCI MARZIO
 02:58:25
355
BARBANI ANDREA
 03:00:19
700
BOSCHI MANUELA (26ma donna)
 03:10:41
670
ROCCHI RICCARDO
 03:10:41
766
SPINA MASSIMO
 03:13:21
1184
COLLINI ISACCO
 03:20:43
1305
PERNA GIACOMO
 03:22:44
1393
INDIATI GIOVANNI
 03:23:49
1883
BARBANI ALBERTO
 03:27:11
1902 
CIORIA ROBERTO
 03:27:46
1976
LA MURA IVANO
 03:30:17
2271
SEQUI LEONARDO
 03:35:42
2587
D'AMBROSI ANTONIO
 03:37:21
3086
FERTI LUISA
 03:43:34
3098
VANNUCCI REMO
 03:43:39
3124
PETRENI GIULIA
 03:43:13
5743
CACIOLLI ALBERTO
 03:50:46
4677
LOMBARDINI PAOLO
 04:00:18
5296
PAPOTTO SAMUELE
 04:10:01
5439
LANZILAO LUISA
 04:09:26
5442
USIELLO RAFFAELE
 04:09:29
5451
CESARI LOREDANA
 04:12:07
6188
VALENTE PIETRO
 04:23:36
6308
MALAVOLTA MASSIMILIANO
 04:25:22
7022
RODRIGUEZ MARIA MARLENE
 04:46:22